Passa ai contenuti principali

Eurosostenibilità – Oltre la fiducia : la certificazione come garanzia di una effettiva politica di sostenibilità – Le scelte di Konsum srl





Continua l'impegno di selezione informativa di Konsum srl, per proporre il meglio della riflessione sui temi della sostenibilità



In ogni settore di mercato, Bureau Veritas (nata nel lontano 1828), offre un’ampia gamma di servizi e soluzioni su misura in ambito qualità, gestione dei rischi, salute e sicurezza, ambiente e responsabilità sociale.

L'approccio è modellato sulla base delle peculiarità del business in cui operano i clienti, avendo la possibilità di disporre di competenze specifiche per ogni mercato.



"Forti dell’esperienza sul campo, aiutiamo le aziende a efficientare la propria performance, grazie ad un team di risorse esperte per ogni tipo di settore che verifica la conformità di prodotti, risorse, sistemi e fornitori. Dall'edilizia all'agricoltura all'abbigliamento, dall’automotive alle materie prime, i nostri servizi creano valore tangibile, supportando le organizzazioni nelle principali attività e nel commercio a livello globale.



"Dato che la continua crescita d’interesse verso comportamenti sostenibili porta alle aziende coinvolte benefici - anche consistenti - tanto in termini economici come d’immagine è importante che si vada oltre il semplice patto di fiducia tra azienda e consumatore o stakeholder. In altre parole, l’autodichiarazione non è più sufficiente. L’azienda dovrà garantire ai suoi clienti che quello che offre - prodotto o servizio - sia realmente sostenibile, e cioè che soddisfi un certo numero di criteri misurabili e certificati. E per farlo deve affidarsi a enti terzi che ne attesteranno l’impegno e l’effettiva riuscita."

Solo così la sostenibilità diviene un elemento riconosciuto, valido e oggettivo. Utile da sfruttare anche a fini di comunicazione e marketing.

La ragione per la quale un’azienda decide di intraprendere un percorso di sostenibilità confrontandosi con una parte terza è duplice e risponde a criteri:

1. “interni e di comprensione”. L’obiettivo è scoprire - attraverso il confronto con gli esperti dell’organismo di certificazione - il proprio grado di sostenibilità e, in base al risultato mettere in opera i possibili rimedi per migliorare la situazione. Un caso frequente è la volontà di capire se e quanto i propri processi produttivi si possano dire “sostenibili”.

2. “esterni e di comunicazione”. L’obiettivo è comunicare all’esterno - in primis a clienti e stakeholder - la propria adesione a politiche di sostenibilità che siano sul versante ambientale, sociale o di governance. Ovviamente, con la garanzia di una certificazione che ne attesti la validità e la qualità delle performance.

Le parti terze che operano per certificare i soggetti interessati utilizzano standard nazionali e internazionali, come UNI o ISO.



Il processo che porta all’adozione di queste norme non mai è immediato; una volta elaborate dagli enti normatori e messe sul mercato, esse entrano nella consuetudine gradatamente, soprattutto sotto l’impulso proveniente dalle grandi aziende, in genere le prime a decidere di farsi certificare secondo questi standard o a richiederne l’adeguamento ai propri fornitori o subfornitori. Questi, spesso aziende di dimensioni medio-piccole, avviano il processo di certificazione, così da ottemperare a una diretta richiesta dei loro clienti (restando dunque nell’albo fornitori). Due esempi su tutti.

La ISO 39001 ha avuto una certa diffusione poiché è indicata quale requisito necessario per partecipare a gare d’appalto indette da Anas-Autostrade, mentre si sta registrando un netto incremento delle certificazioni ISO 28000 (focus sicurezza nella supply chain), da quando un colosso come IKEA ha deciso che tutti i suoi fornitori dovevano adeguarsi entro il 2020.

Capita inoltre, specialmente in un medesimo settore che più aziende si uniscano in associazione e si accordino per stabilire gli standard minimi richiesti per una determinata attività; una volta decisi, essi diventano criteri di selezione per i fornitori o requisiti per partecipare a bandi di gara. Ne sono esempio due iniziative quali il Responsible Jewellery Council (RJC) e l’Aluminium Stewardship Initiative (ASI). Anche in questo caso, sarà comunque opportuno l’intervento di un certificatore terzo che garantisca all’associazione il rispetto delle norme richieste.


Commenti

Post popolari in questo blog

Sulle rive del Piave per 'incrociare' le Montagne del Gusto: Canale d'Agordo e Arnad, in Valle d'Aosta

Pubblicato il 7 agosto 2009 :    Il Cenacolo del Piave, delegazione de l'Italia del Gusto, ha promosso tutta una serie di incontri e appuntamenti, racchiusi sotto la denominazione 'I racconti dei piccoli borghi', presso l'albergo ristorante Alla Croce di Negrisia (Ponte di Piave). Hotel a Tre Stelle aperto nel 1969 e completamente ristrutturato nel 2006 da Patrizia e Paolo, l'hotel Alla Croce, accogliente e tranquillo, è situato in centro a Negrisia di Ponte di Piave a pochi minuti dalle uscite autostradali di San Donà/Noventa di Piave, e di Treviso Sud. Lunedì 3

Percorso in Rosso a Saint Rhemy en Bosses,Valle d'Aosta

Il 13 agosto, dalle ore 17.00 , il borgo di Saint-Rhémy-en-Bosses sarà meta di un indimenticabile viaggio nel mondo dei sapori, in cui fil rouge è proprio il colore rosso dei prodotti in degustazione.  A fare gli onori di casa è il Vallée d'Aoste Jambon de Bosses D.O.P. (una delle quattro D.O.P. valdostane), un prosciutto crudo dalla forma compatta, colore rosso scuro e sapore aromatico, prodotto da sempre con la stessa inconfondibile tecnica, recuperata nel rigoroso rispetto della tradizione dalla cooperativa Tybias Baucii.  Il marchio D.O.P. ne certifica l'origine e garantisce, attraverso una serie di controlli costanti, la qualità di tutta la produzione. Lungo le vie della frazione S. Leonard di Saint-Rhémy-en-Bosses, i visitatori vengono guidati di colore rosso in colore rosso ad assaporare le specialità enogastronomiche presentate dalle Associazioni dei produttori locali: dalla mocetta al Vallée d'Aoste Lard d'Arnad D.O.P ., dal miele di